lunedì 18 gennaio 2010

     
         A queste parole

                   stando,  
       
     senza più rimando










Note per glossatori

Si rintraccia omonimia sintattica e rivelativa nella lirica 'Scarno' di Godardo Accantonato,
opera che gettò nello scompiglio la contrada Pinetina all'epoca Ozburgica, per la manifesta elusività con cui si rivelava il possesso di verità prima che il tempo ne avesse compiuto il corso.


Scarno ( di Godardo Accantonato )


A queste parole appese
    non più rimando
              i sogni miei

                         
                          

mercoledì 6 gennaio 2010

VICISSITUDINI



' Pur ignorando il nostro posto vero,     
nell'azione un reale rapporto ci orienta '
                                  Rainer Maria Rilke



Capita a volte, forse solo raramente, o forse ancora solo come una misera illusione o un accecante miraggio, o forse come il pretesto di una mancanza, di un vuoto da colmare, di una dabbenaggine, di un mal di mare in terra ferma, di una nausea oltre frontiera,
di scorgere in un sogno, come un sognatore di sogni, annunci di avvenire, anche solo di eventi minimali, suffragati da incontri di vissuto intimo e realtà esteriore da lasciarci se non senza parole almeno in un attimo di vuoto, di disappunto sul nostro posto vero al mondo. 
Così allora, venendo da una ritrosia attraversata nella notte di un demone alle calcagne, messaggero che in ogni dove sa rintracciarci e strapparci quel po' di amore raggiunto ( che è forse solo l'inganno per svelare ),  avvenne che di fuga in fuga, fui senza via d'uscita al muro del risveglio rigettato in corpo da una vertigine, dalla consapevolezza improvvisa, dal dono bruciante di una verità per illuminazione,  
              ' che quando si ama, si accetta di perdere '



Avvenne così allora,
e rinvenendo figure affini
in versi scavati
e congetture astrali su emozioni private, 
simili allo slancio dell'improvvisazione, 
levità come boccioli 
di verdi ramoscelli ancora ingenui
seguirono.
Della brevità della vita, ebbe a dire qualcuno,
non ci si capacita di come se ne abbia
di tempo a sufficienza da percorrere un intera stanza, un isolato,
così della fugacità di una passione
a costruire castelli in aria. 


Castelli che neanche il vento abbaglia, ma che un silenzio o una parola......