VICKY CRISTINA BARCELONA
Se l'estate è un passo nel vuoto, nel vacante delle proprie intenzioni,
se da un continente all'altro
i tempi e le misure scandagliano rime senza fiato
ed i frammenti venuti a galla si mostrano come un varco intagliato nell'incessante diaspora,
se l'arte è un bene degli uomini o il maleficio di qualche Dio dispettoso
e l'amore ne è la sua perfetta opera piena di buche e imperfezioni,
ed il costante inganno di giorni che si rincorrono in percussioni di emergenti suoni
e la quiete del mare sopravanza le ingenuità del cuore
è l'estasi,
è l'estasi,
e un cocktail non fa primavera,
e gli aeroporti sono stipate immagini di perdite di memoria
salti nel buio come pennellate su tele a vagare
al primo imbarco dell'ultimo scalo,
e se.........